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Sono stati presentati ieri, nella sala del Consiglio comunale a Imola, i dati relativi all’economia 2023 del Nuovo Circondario Imolese. A illustrarli è stato il Vice Segretario di Unioncamere Regionale Guido Caselli, all’interno delle attività del Tavolo di Ripresa economica della Città metropolitana di Bologna e in particolare del Gruppo di Lavoro “Dati Statistici e Monitoraggio”.
L’Italia si trova in una situazione di crescita tendenziale in previsione per il prossimo biennio, seppur al di sotto della media europea e delle prime economie del mondo. In questo contesto, la previsione del valore aggiunto nel Nuovo Circondario è positiva è più alta rispetto alla tendenza nazionale per gli anni 2024 e 2025, con un aumento dello 0,8% per il 2024 e dell’1,2% nel 2025, dopo essersi allineata al medesimo livello regionale e nazionale nel 2023.
NCI: saldo positivo di imprese e addetti - Analizzando i dati del 2023, in generale in rapporto al 2022 l’economia del NCI vede un saldo positivo sia del numero di imprese (+85) sia degli addetti (+1845). Il saldo positivo riguarda tutti i Comuni con alcune fragilità nei Comuni della Vallata. Il Nuovo Circondario Imolese è la seconda Unione nell’area metropolitana bolognese, dopo l’Unione Terre di Pianura, per incremento di addetti nel 2023 sul 2022. Il saldo delle imprese nel 2023 sul 2022 nel Nuovo Circondario vede una crescita generale del 4,1%, con picchi su Imola e Castel San Pietro Terme.
Nei singoli settori, la crescita degli addetti avviene nel manifatturiero (nonostante il calo delle unità locali) con un +4% a fronte dello 0,7% della Città Metropolitana e nel settore turistico (alloggi e ristorazione) con un +4%. Più in linea con i risultati 2022 risultano essere il settore del commercio che vede un lieve incremento degli addetti (0,8%), ma un calo degli insediamenti (dovuto anche alla crescita esponenziale dell’e-commerce che vede un +12% rispetto al 2022) ed il settore delle costruzioni che vede un calo sia degli insediamenti che degli addetti (mentre vede nel 2023 un valore aggiunto positivo per effetto probabilmente del superbonus).
Il settore turistico ha avuto un andamento molto positivo nel NCI. Esso incide sul valore aggiunto del NCI con un valore dell’8,7%; nei primi 10 mesi del 2023 gli arrivi turistici della Città Metropolitana rispetto allo stesso periodo del 2022 sono aumentati del 13,9%, trainati dal Nuovo Circondario che ha visto un incremento del 18,3%, uno dei dati più alti insieme a Reno Lavino Samoggia, nonostante il rinvio della Formula 1.
Osservando poi il valore delle esportazioni del Nuovo Circondario del 2023, è possibile osservare che esse rappresentano il 46% del valore aggiunto, rispetto al generale 36% della Città metropolitana.
Guardando al futuro, molto interessanti risultano essere i dati sulla demografia. Nei prossimi venti anni il NCI vedrà una crescita di meno di 1000 abitanti, accompagnata però da un calo di oltre 7000 abitanti tra i 15 e i 64 anni e di oltre 2000 abitanti al di sotto dei 14 anni, e da una crescita di più di 10.000 abitanti over 65. In tale contesto di aumento dell’età della popolazione, l’incidenza della popolazione straniera aumenterà del 13,9% rispetto al 10,3% del 2022; e le maggiori fragilità si collocano nei comuni della Vallata. Sarà quindi fondamentale il ruolo dell’economia sociale a supporto della popolazione, che ad oggi risulta maggiormente presente nel territorio del comune di Imola.
Secondo il Presidente del Nuovo Circondario Marco Panieri: “I dati presentati sul 2023 sono positivi per il Nuovo Circondario Imolese. L’alluvione ha di certo avuto delle ripercussioni in alcuni settori quali l’agricoltura, che è senza subbio l’ambito su cui dobbiamo concentrare gli sforzi anche in accordo con il Governo e la Regione, per supportare le imprese colpite dagli eventi calamitosi del 2023. Positivi i dati sul manifatturiero e sul turismo, due ambiti su cui stiamo investendo molto a livello territoriale sia attraverso il PUG, che prevede due hub produttivi di livello metropolitano, con il quale occorre attuare quanto prima una nuova strada che valorizzi l’attrattività industriale e favorisca la sostenibilità e la residenzialità sul territorio, sia attraverso gli eventi e la cultura”.
Secondo L’Assessore allo sviluppo economico di Imola Pierangelo Raffini: “Il Nuovo Circondario Imolese, in un momento generale di incertezza, si conferma un territorio attrattivo. Abbiamo bisogno di accompagnare le imprese, soprattutto le PMI, sulle trasformazioni digitali e tecnologiche in atto e di sostenere il tessuto agricolo su cui stiamo elaborando uno studio specifico per attivare un tavolo di confronto sul futuro dell’agricoltura con le Associazioni di categoria e con le imprese. La dimensione circondariale è quella giusta per affrontare al meglio queste sfide, compresa quella demografica, per le quali le istituzioni devono assumere un ruolo sempre più forte in sinergia con i privati del territorio. I dati forniti serviranno per riuscire a realizzare la conferenza economica del territorio a ottobre di questo anno, dopo l’annullamento dello scorso anno dovuto all’alluvione, per un confronto con tutte le parti sociali e economiche per l'elaborazione di un piano di sviluppo economico per il Circondario.”
Secondo Fausto Tinti, delegato del NCI allo sviluppo economico: “I dati presentati mostrano un andamento positivo dell’economia del Nuovo Circondario Imolese ed evidenziano le trasformazioni in atto in alcuni ambiti produttivi. Il Nuovo Circondario rappresenta una unicità, e per questo è quanto mai fondamentale far conoscere all’esterno e al mondo questa porzione di Emilia-Romagna. Rispetto alle trasformazioni in atto, dovremmo nel prossimo anno lavorare su diversi ambiti su cui mi preme citare il tema del commercio e del valore sociale che esso può assumere nei Comuni del nostro territorio e dell’urbanistica che, anche rispetto alle previsioni contenute PUG, dovrà disegnare gli interventi previsti tenendo conto delle esigenze socio-economiche che caratterizzeranno il futuro del nostro territorio.”
Durante l’incontro si sono succeduti diversi interventi fra cui quello della dottoressa Giulia Pagnini di Nomisma Real Estate, che ha fornito un quadro sull’andamento delle operazioni immobiliari a livello residenziale, sull’andamento dei prezzi di compravendita e sull’andamento delle locazioni residenziali. Relativamente a tutti e tre i settori di analisi, tra il 2019 e il 2022, nel Nuovo Circondario Imolese si è assistito ad una crescita diffusa, con la parentesi dell’anno della pandemia. I dati in generale si collocano in linea con gli andamenti della Città Metropolitana e per il futuro ci si attende primariamente un calo del numero delle operazioni e più nel medio termine un calo dei prezzi di compravendita.
Significativi infine gli interventi delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti delle Associazioni di Categorie delle imprese che hanno ribadito l’opportunità di prevedere incontri periodici per delineare azioni e linee di intervento rispetto alle trasformazioni in atto illustrate dal Dott. Guido Caselli.
Imola, 1 febbraio 2024
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Ultimo aggiornamento: 02-02-2024, 08:47