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Oggi, nella frazione di Sassoleone si sono concluse le iniziative del mese di aprile dedicate all’ottantesimo anniversario della Liberazione.
Il dottorando Pietro Galeotti ci ha guidato attraverso la prima parte delle sue ricerche sulla storia della strage di Sassoleone, offrendo nuove prospettive e possibili approfondimenti.
La ricerca di Pietro Galeotti (Dottorando, Università di Padova e Ca’ Foscari Venezia) arricchisce le conoscenze sull’eccidio avvenuto a Sassoleone il 24 settembre 1944, grazie alla documentazione emersa dagli Archivi federali tedeschi e russi. Il lavoro ricostruisce il contesto militare di quel periodo, in particolare quella che la Wehrmacht definiva «lotta alle bande», ovvero le operazioni condotte contro la Resistenza e la popolazione civile italiana.
Grazie all’analisi delle fonti, è stato possibile identificare l’unità responsabile del massacro, gli ufficiali coinvolti e ricostruire parzialmente le loro biografie. A ottant’anni dai fatti, è stata accertata la responsabilità dell’80° Battaglione Genieri della 44ª Divisione di Fanteria della Wehrmacht che era stata schierata nelle vallate del Sillaro e del Santerno per contrastare l’avanzata alleata.
Lo stesso battaglione si era già macchiato di un crimine simile in Abruzzo, dove, a Capistrello, i suoi uomini avevano ucciso 33 civili. Nell’ottobre del 1944, alcuni reparti della 44ª Divisione parteciparono al grande rastrellamento nelle zone di Medicina, Budrio e Sesto Imolese, che portò all’arresto di 269 civili e alla deportazione di 120 di loro.
Successivamente, presso il Monumento ai Caduti è stato reso omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà.
Un gesto semplice ma carico di significato, che ci ricorda l’importanza della memoria collettiva.
Un percorso condiviso che ha unito la nostra comunità nel segno della storia, della cultura e della partecipazione.
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Ultimo aggiornamento: 06-05-2025, 12:44