Contenuto
Si è rivelato un successo in termine di partecipazione e gradimento, l’evento ‘Viaggio di Istruzione in Belgio’ organizzato al teatro comunale di Casalfiumanese qualche sera fa. L’occasione ideale per rivivere, insieme a tutti i protagonisti, l’esperienza della trasferta nel Paese del Nord Europa degli studenti delle classi 3°D e 3°E delle scuole Secondarie di Primo Grado di Casalfiumanese e Castel del Rio che fanno parte dell’Istituto Comprensivo di Borgo Tossignano guidato dalla dirigente Adele D’Angelo.
Una bella modalità partecipativa per restituire alla comunità, a qualche mese di distanza dal viaggio di fine maggio scorso degli alunni, le competenze e le nozioni acquisite. Già, perché il viaggio d’istruzione a Charleroi, Marcinelle, Bruxelles e Blegny, realizzato anche grazie al contributo economico della ditta Emmeci di Casalfiumanese presieduta da Dario Bianconi, si è rivelato una splendida opportunità formativa per i giovani delle scuole della vallata del Santerno accompagnati dagli insegnanti Pamela Falconi, Ilaria Minarini, Cristiana Orlando e Paolo Cicconi.
Dalla tappa al Bois du Cazier, miniera di Marcinelle dove l’8 agosto del 1956 persero la vita 262 persone di cui 136 italiani, al Parlamentarium di Bruxelles e alla miniera di Blegny. Un approfondimento educativo ricco di spunti storici e riflessioni grazie all’incontro con alcuni migranti italiani che hanno fatto da guida alla comitiva in arrivo dal circondario imolese. La scelta del viaggio di istruzione in Belgio è partita da un progetto sviluppato in collaborazione con Marco Orazi del Cidra di Imola e con Lucio Visani che nel 1959 migrò in Nord Europa per seguire il padre già impegnato da un paio d’anni in miniera. I ragazzi, quindi, hanno potuto riflettere sul duro lavoro dei minatori italiani migrati all’estero e sulla mancata corrispondenza tra quanto promesso con il manifesto che sanciva il contratto tra le due nazioni e quanto offerto una volta giunti sul posto. Il 23 giugno 1946, infatti, era stato siglato un trattato tra il governo italiano e quello belga per mitigare la criticità della dilagante disoccupazione nella penisola, e la carenza di carbone per far ripartire il comparto industriale, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. In Belgio, invece, era carente la manodopera a basso costo nelle miniere. Una delle pagine più nere dal punto di vista delle condizioni di sfruttamento dei lavoratori con accordi disattesi, mera propaganda e la mercificazione dell’essere umano.
Senza dimenticare la visita al Parlamentarium, museo interattivo del Parlamento europeo, accompagnati dalla sindaca di Casalfiumanese Beatrice Poli. Il percorso ha offerto a tutti l’occasione di riflettere sul ruolo dell’Unione Europea e sulla valenza della collaborazione tra i vari Stati che la compongono. Indimenticabile, infine, la discesa sul fondo della miniera di Blegny attraverso uno speciale montacarichi.
“Fare toccare con mano alle nuove generazioni un pezzo di storia del secolo scorso, peraltro luttuosa, del nostro Paese, è una modalità utile, immediata e fruttuosa per stimolare l’interesse e l’apprendimento da parte dei più giovani – commenta la sindaca di Casalfiumanese, Beatrice Poli -. Un viaggio d’istruzione che ha sviluppato un importante lavoro didattico tra i banchi da parte del corpo docente delle due classi e innescato il tarlo della curiosità a tanti ragazzi che sono tornati alle proprie abitazioni restituendo testimonianze dirette, aneddoti e ricordi. La modalità migliore per creare un volano di matrice storico-culturale all’interno della comunità e per riattualizzare fatti drammatici che vanno necessariamente conosciuti per comprendere meglio da dove veniamo e per apprezzare i privilegi, che hanno richiesto un duro pegno di sacrifici e sangue di tanti connazionali, dei quali godiamo in questo presente”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Adele D’Angelo, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Borgo Tossignano: “Ringrazio quanti hanno reso possibile questo viaggio di istruzione regalando ai nostri alunni una esperienza di vita che non dimenticheranno – aggiunge -. Esso rappresentata un esempio di comunità educante fatta di collaborazione ed integrazione”.
A cura di
Questa pagina è gestita da
Ultimo aggiornamento: 29-10-2025, 12:01
